collocata su un
crinale a 375 m s.l.m. sul versante nord del Monte Capanne, Marciana è uno dei
centri abitati più interessanti dell'isola.
La sua struttura
urbana coserva ancora intergri i caratteri originali, strettamente legati alla morfologia del terreno su cui sorge, distesa tra boschi
di castagni e suggestivi
scorci marini. Le sue origini risalgono al 35
a.C. La cinta muraria fu eretta dai Pisani intorno al 1000 a difesa delle frequenti scorrerie saracene. Divenne poi possedimento degli Appiani di Piombino, di cui rimangono la casa, il castello
del XII° secolo e la Zecca, una grotta dove sembra venissero coniate le monete. Nell'Antiquarium sono raccolti iritrovamenti
archeologici che spaziano
dal paleolitico,
all'età
etrusca, a
quellaRomana e Pisana.
Dal Belvedere, la piazza all'ingresso del paese, la vista si apre verso il mare nel digradare delle terrazze coltivate a vigna, alternate a boschi di lecci e castagni.
La storia del territorio di Marciana è
indissolubilmente legata alla storia di tutta l'Elba, individuando nel periodo del Principato
di Piombino in epoca
rinascimentale, il periodo
di massima
ascesa e sviluppo di Marciana. Per
la sua posizione geografica l'Elba ha da sempre costituito un ponte naturale tra la Corsica e Piombino occupando un ruolo strategico nella storia dell'area tirrenica. Conosciuta già dagli antichi
greci sotto il nome diAethalia (fuligginosa)
l'isola d'Elba ha avuto una storia
travagliata di conquiste(Etruschi, Romani e più tardi Pisani,
Genovesi e Turchi) ed incursioni saracene, quasi sempre legata alle sue floride risorse minerarie e al controllo delle rotte militari e commerciali. Il ferro e i
suoiminerali hanno sempre
condizionato storia ed economia elbane; dei segni del passato è cosparso praticamente tutto il territorio isolano, sotto forma di insediamenti etruschi e romani, ville patrizie, torri di
avvistamento e fortificazini medioevali, oltre ad interessanti esempi di architettura militare del '500 a Portoferraio e Porto Azzurro. Marciana vanta origini
antichissime.
I primi
insediamenti umani risalgono all'età del bronzo ed anche prima come testimoniano
i frammenti di ceramica rinvenuti nella zona. E' stata abitata prima dagli Etruschi e poi dai Romani: pare che il nucleo più antico di Marciana risalga al 35 a.C.. Dopo la caduta dell'Impero e
con l'inizio delle invasioni le testimonianze si fanno rare. Passata nel VI secolo sotto l'incerto Bizantino, l'Elba fu soggetta ad invasioni, saccheggi e distruzioni fino all'arrivo dei Franchi.
Passata in dono alla Chiesa di Leone II, nel 874 passò come protettorato e poi in sovranità diretta alla emergente Repubblica
di Pisa paladina della
libertà dei Cristiani contro i Saraceni che potenziò il sistema di fortificazioni. Le fortezze sorgevano sulle colline a ridosso del mare, accanto ai villaggi. Col tempo i centri abitati si
spostarono fino ad accorparsi alle fortificazioni, come nel caso di Marciana. Altrove le chiese stesse conservarono il ruolo di fortezze , ubicate a valle come nel caso della chiesa di San
Lorenzo, tra Marciana e Poggio. Dopo la battaglia della Meloria (1284) contro i Genovesi, la potenza di Pisa venne ridimensionata fino a perdere la propria libertà nel XIV secolo con la vendita
che Gherardo Appiani fece prima a Giangaleazzo Visconti e poi alla repubblica di Firenze.
Il principe Appiani
conservò per sè il possesso di Piombino e delle isole. Marciana
svolse un ruolo importante nella vita del Principato di Piombino al tempo in cui fu retto dalla
famiglia Appiani. Donna
Paola Colonna, moglie di Gherardo
Appiani, è il personaggio storico di maggior spicco di quella famiglia che riuscì a trasformare una comunità contadina come Marciana in uno dei più importanti centri dell'Elba. Questa località fu
scelta dagli Appiani come luogo di rappresentanza dei loro interessi nel versante occidentale per la sicurezza delle fortificazioni esistenti, per l'ampia visuale che permetteva di controllare da
Marciana un buon tratto di mare del canale di Piombino e per l'ormai consolidata amministrazione di questo centro già dai tempi della dominazione pisana. Amata dal popolo marcianese per la sua
saggezza e per la sua abilità politica, a lei si devono le opere e i fatti più importanti avvenuti a Marciana in epoca rinascimentale: la creazione di una zecca per battere moneta, il
rafforzamento della fortezza pisana e l'edificazione di Casa Appiani.
Morta Donna Paola nel
1445, Riccardo
Orsini fu proclamato
signore di Piombino e dell'Elba.
Numerose furono le sue gesta per difendere le coste elbane dagli assalti degli Spagnoli e dei pirati tunisini, spesso pagando notevoli tributi. A lui successe Jacopo
IV dal 1474 al 1510. Capace
amministratore e buon condottiero seppe destreggiarsi tra le grandi potenze europee e le più importanti famiglie italiane del tempo, ottemnendo spesso favori e riuscendo a conservare il controllo
del suo piccolo stato. Riuscì inoltre a incrementare
il commercio e il lavoro dando impulso ai vari mestieri
concedendo franchigie ed esenzioni migliorando il benessere delle popolazioni e riuscendo a difendere l'Elba sebbene non possedesse ingenti somme di denaro e sufficienti forze militari. Ma ormai
la storia dell'Elba era legata a destini di realtà lontane. A Firenze si ristabiliva la dinastia dei Medici con Cosimo, mentre più lontano sarebbe esplosa la guerra tra l'imperatore Carlo V e
Francesco I, re di Francia con alleati i sanguinari arabi di Solimano. In questo contesto l'Elba rimase sotto il dominio degli Appiani tranne Cosmopoli, la potente fortezza portuale dell'odierna
Portoferraio fatta costruire da Cosimo de Medici visibile segno delle mire espansionistiche del fiorentino.
Nel 1603 la costruzione
della fortezza di Forte
Longone da parte degli
Spagnoli di Filippo III aprì un fronte di conflitto tra il nuovo granduca Ferdinando, i Francesi e gli Spagnoli. Agli inizi del XVIII secolo la crisi dinastica del regno di Spagna complicò lo
scenario dei conflitti. L'Elba era
sempre divisa tra
la dominazione del Granducato di Toscana e il Principato di Piombino che, scomparsi gli Appiani, era
passato prima ai Ludovisi e poi ai Boncompagni. Verso la metà del '700 Portoferraio divenne possesso di Ferdinando II di Asburgo, imperatore d'Austria. Durante il periodo della rivoluzione
francese l'isola fu contesa dai francesi e dagli inglesi e nel 1801 l'intera toscana e tutta l'Elba divenne possesso
francese e dell'imperatore Bonaparte che legò poi la storia del suo
esilio a quest'isola. Con la Restaurazione l'Elba tornò ad essere parte integrante del granducato lorenese fino al marzo 1860, anno dell'annessione alla monarchia di Vittorio Emanuele II, re
d'Italia. La storia recente del Comune di Marciana è segnata dalla scissione
di Marciana Marina, divenuta nel 1951
comune autonomo.